TERAMO – Dopo 32 mesi di reclusione, torna in libertà Davide Rosci. Il giovane teramano leader di Azione Antifascista, era stato arrestato e condannato a sei anni di reclusione, con pena confermata in Appello, per aver partecipato agli scontri di piazza dell’ottobre 2012 che culminarono con l’assalto e l’incendio di un blindato dei carabinieri. Dal febbraio 2014 era agli arresti domiciliari dopo essere stato protagonista di una odissea nelle carceri, sostenuto nella sua battaglia dalla solidarietà di tantissimi simpatizzanti di sinistra, che parteciparano a Teramo a un imponente corteo nazionale. Rosci si era anche candidato alle recenti elezioni amministrative regionali con la lista di sostegno al candidato governatore Maurizio Acerbo ed era stato protagonista di un comizio via Skype dai domiciliari, mandato in onda in piazza Martiri. Rosci il prossimo 5 giugno sosterrà il terzo e ultimo grado di giudizio dinanzi alla Cassazione. «Sono contentissimo – sono state le prime parole pronunciate da Rosci alla notizia della scarcerazione, notificatagli in serata -, non so se ridere o piangere. La prima cosa che faccio? Andare a brindare con i miei amici all’Arco e poi in giro, in attesa di organizzare qualcosa per festeggiare». Il leader di Antifà si è subito messo in moto per una battaglia civile: sabato sarà a Lanciano per partecipare alla manifestazione "no Ombrina".
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